Ritratto di gentiluomo: Gottfried von Cramm

Un bell'articolo su questo personaggio, che ha ancora tanto da insegnare, specialmente ai cafoncelli che si vedono in giro.

http://www.ubitennis.com/blog/2016/11/22/racconti-dal-xx-secolo-gottfried-von-cramm-senza-macchia-e-senza-paura/

Tennisti cafoncelli ce ne sono parecchi probabilmente, ma anche i più esagitati tipo quell'australiano che fa sempre casino, non sono mai paragonabili ai calciatori che si gettano contorcendosi per terra solo se uno li sfiora.
Io devo dire che sono rimasto sconcertato l'anno scorso vedendo la telecronaca della libera di Kitzhbuel dove dopo una rovinosa caduta Svindal si è rialzato come se nulla fosse e se ne è andato con le sue gambe verso il traguardo. Piccolo dettaglio, si era rotto crociato e menisco!!!

Educazione, rispetto, lealtà sportiva dovrebbero essere dei valori da insegnare e far comprendere ai giovani atleti che si cimentano in qualsiasi disciplina. Su Von Cramm se ne potrebbero dire tante. Diciamo che l'omosessualità all'epoca non era ben vista non solo dai nazisti ma anche dalla società tradizionale, lo stesso Tilden ne aveva subito qualche conseguenza credo. Però fondamentalmente il tennis almeno a grandi livelli resta uno sport dove il fair play è più evidente.

non conoscevo la storia di von cramm, davvero interessante!
non c'è più il tennis di una volta... sarà finito dove hanno messo le mezze stagioni!!!
comunque ci sono anche tennisti da prendere come esempio sia dal lato sportivo che da quello umano... tipo lorenzi, karlovic, del potro... fortunatamente non sono tutti "antipatici"...

Però, giusto per dare un pò di pepe alla conversazione, McEnroe per esempio. Fastidioso e polemico come pochi, eppure nel1980 nell'incontro di coppa davis che si giocò in Argentina tra i sudamericani con Vilas e Clerc e gli statunitensi con Supermac e Gottfried, accadde che nell'incontro decisivo Vilas sconfisse McEnroe in 5 set. Al termine dell'incontro ci fu invasione di campo degli spettatori che portarono in trionfo il "poeta". Ebbene negli spogliatoi argentini in festa ad un certo punto calò il silenzio. Entrò McEnroe ed andò a stringere la mano a Vilas visto che in campo non era riuscito a farlo. A volte gli atteggiamenti in campo nascondono la vera personalità del soggetto. A conti fatti McEnroe non era così malvagio come lo si voleva dipingere...

direi come si dipingeva da solo...
comunque basta guardare il momento in cui giocatori come mac o Connors inscenavano i siparietti da bastardi dentro: sempre e solo quando erano in svantaggio... era chiaramente una tattica per togliere ritmo e concentrazione all'avversario!
io negli "antipatici" di oggi vedo solo un po' di comune maleducazione, perché le sceneggiate si rivoltano quasi sempre contro di loro!!!

Lo so che non c'entra nulla, però la scena di sabato scorso in val gardena è da ricordare. Il grande Svindal (sempre lui) è quasi sicuro di aver vinto, un'austriaco fa la gara della vita e gli toglie la vittoria. Cosa fa Svindal? Si toglie il cappello!   Se non è sportività questa!